Lunedì 23 Dicembre 2024 - Anno XXII

In provincia di Pordenone tra avventura e sport

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Viaggio di inizio autunno per scoprire un territorio e provare l’emozione dell’avventura immersi nella natura. A cavallo nella steppa pordenonese, canyoning nei torrenti dolomitici, trekking, canoa, parapendio, bike tour

Barcis: Riserva Naturale Forra del Cellina

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La Forra sky walk e il ponte tibetano

Ci spostiamo Barcis dove con la guida naturalistica visitiamo la Riserva Naturale Forra del Cellina istituita nel 1998. La Forra del Cellina è il più grande canyon del Friuli Venezia Giulia, fra i più suggestivi e importanti d’Italia. Visibili pareti a strapiombo e straordinari fenomeni dell’erosione delle acque creano scorci unici e spettacolari lungo la vecchia strada della Valcellina, che univa Montereale a Barcis. Ora dismessa e chiusa. Viene aperta a orari prestabiliti a pedoni e ciclisti e, d’estate, può essere percorsa a bordo di un Trenino turistico. Emozionante è guardare dall’alto la Forra dallo sky walk del Dint, la passerella d’acciaio sospesa sul canyon, raggiungibile percorrendo il Sentiero del Dint. Ci siamo poi spostati su un sentiero impegnativo che ci ha portato nella cavità denominata Grotte Vecchia Diga dove la natura carbonica delle rocce ha determinato l’instaurarsi di fenomeni di dissoluzione che hanno originato morfologie carsiche di superficie e ipogee.

Sacile: “Giardino della Serenissima”

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Sacile, in canoa sulle tranquille acque del fiume Livenza

Sacile è un comune di 20mila abitanti che si trova a soli 25 metri sul livello del mare. La sua è una nobile storia fatta di commerci.  Sacile è una città d’acqua, nata e sviluppata sulle rive di uno dei più importanti fiumi friulani, il Livenza. Per il suo affascinante e sottile equilibrio tra terra e acqua, tra l’architettura veneziana dei palazzi del centro storico e i suggestivi scorci del fiume Livenza i veneti l’hanno definita il “Giardino della Serenissima”. Il Livenza rappresenta un prezioso patrimonio ambientale ed ecologico. Molte le varietà di salici, pioppi tremuli, olmi e ontani. Percorrere il fiume in canoa è molto rilassante. Ci si può spostare e rivivere l’antica via di collegamento con Venezia e osservare la città di Sacile da una prospettiva diversa, scoprendo un vivace ambiente naturale dove arte, storia e natura si fondono.

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In bici alle sorgenti del Livenza

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In mountain bike alle sorgenti del Livenza

Completata la visita a Sacile e l’escursione in canoa ci è venuta la curiosità di vedere le sorgenti perenni che alimentano il fiume Livenza. Delle tre abbiamo scartata quella del Molinetto a Caneva e ci siamo indirizzati alla Santissima e al Gorgazzo nel territorio di Polcenigo, naturalmente in bici, uno sport davvero per tutti. Partenza da Pordenone alle 9,30 del mattino in mountain bike prese a noleggio. Ad accompagnarci due soci della Fiab di Pordenone. Il percorso lungo 25 km ha attraversato strade bianche e in minima parte asfaltate. Dopo la pedalata ci è venuta fame e abbiamo pranzato in un ristorante della zona gustando piatti tipici della cucina friulana.

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Il lago di Barcis al mattino mentre la bruma si dissolve

Per gli amanti della bicicletta ho scoperto che l’area pedemontana della provincia di Pordenone ha messo a punto una serie di itinerari per i ciclisti, ma che possono essere percorsi anche con altri mezzi. Un itinerario suggestivo e spettacolare, alla portata di tutti, è il percorso intorno al lago di Barcis. Uno specchio d’acqua, molto suggestivo con la bruma del mattino, dove in estate si possono praticare numerose attività sportive: vela, windsuf, sport subacquei, canoa, pesca, hovercraft.
Infine non si poteva chiudere meglio il nostro viaggio se non ammirare tutto dall’alto. La voglia di libertà attraverso il volo è sempre stato il sogno dell’uomo. E anch’io voglio avventurarmi in questo sport, forse un po’ estremo. Da Piancavallo con un dolce brivido ci si lancia nel vuoto con parapendii e deltaplani dalle Antenne, sulla strada che sale a Piancavallo, e si atterra al Campo Delta di Aviano.

Info su:
www.pordenonewithlove.it

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www.turismofvg.it

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1 commento su “In provincia di Pordenone tra avventura e sport”

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