Visitiamo il palazzo
Palazzo Dolmabahce presenta una struttura complessa frutto della fusione degli stili europei: il Barocco, il Rococò e il Neoclassico con integrazione di elementi architettonici tipicamente ottomani. Anche i materiali utilizzati sono differenti per provenienza e per colore: mattoni, pietre e marmo colorato, importato da Egitto e Italia.
Artisti Turco-Ottomani ed europei hanno contribuito a creare le decorazioni esterne del palazzo costituite da rosoni, medaglioni, conchiglie di ostrica, corone di fiori. Le bellissime colonne scanalate si rifanno allo stile composito dell’antichità greca.
All’interno, l’edificio è costituito da tre sezioni: il Mabeyn-i Humayun, luogo degli uffici del Sultano; il Salone Muayede o Sala delle Cerimonie e l’Harem adibito alla dimora della famiglia del sultano e delle concubine.
In ogni sezione le stanze sono numerosissime; sbalordiscono, per l’ampiezza della superficie, l’imponente dimensione dei tappeti, provenienti da Tebriz e Hereke, lo sfarzo degli arredi e delle decorazioni.
Marmi, cristalli e persino il vetro di Murano
Dal salone d’ingresso, nella sezione Mabeyn-i Humayun, si accede al primo piano attraverso una scala dalla balaustra in cristallo tornito, i cui riflessi luminosi creano uno straordinario effetto visivo. Al centro del soffitto è posizionato il grande lampadario di cristallo.
La Sala degli Ambasciatori rappresenta uno degli ambienti più attraenti dell’intera Mabeyn. Tutto l’ambiente ha le pareti decorate, il soffitto è arricchito dalle decorazioni in lamina d’oro, i lampadari in cristallo di Baccarat, dipinti e porcellane posizionati ad arte, orologi, le pelli d’orso bianco regalate dallo Zar di Russia.
Degni di nota sono anche la Biblioteca, lo Studio e l’Hamam, il più bello dei sei bagni turchi imperiali presenti nel palazzo. Nella Stanza del Riposo del Sultano, adiacente al bagno, si trovano un lampadario in vetro di Murano di rara fattura e le lampade blu in cristallo di Boemia.
Il pavimento e le pareti dell’Hamam sono ricoperti da un marmo, di provenienza egiziana, con la singolare proprietà di lasciar filtrare la luce.
L’Harem, nell’ala Nord del palazzo, è collegata all’edificio del Mabeyn attraverso un corridoio, ricco di dipinti e di ampie grate decorate dalle quali le concubine seguivano le cerimonie in atto nel Salone Muayede. Anche nella sezione dell’Harem si rispettava l’ospitalità ricevendo le ospiti femminili nella Stanza Rossa.
Il Salone Muayede, o salone delle cerimonie, aveva come funzione principale lo scambio degli auguri in occasione di festività religiose come il Ramadan.
Il Salone si trova tra il Mabeyn e l’Harem; ha una superficie di 2000 mq.e colpisce per la maestosità delle decorazioni delle pareti e del soffitto, da cui pende il lampadario fabbricato in Inghilterra e costituito da 750 elementi illuminanti in puro cristallo. Agli angoli del salone vi sono altri 4 lampadari sempre in cristallo; il tetto a cupola è sorretto da 56 colonne e tutto l’ambiente ricorda lo sfarzo del sultanato.
I giardini e le mostre
Palazzo Dolmabahce è circondato da giardini spaziosi, colorati e molto ben strutturati, ad imitazione di quelli europei. Ricordiamo il Grande Giardino con Vasca adornato da rari esemplari di piante ed essenze importati da vari Paesi del mondo; il Giardino Kusluk, dove passeggiano indisturbati pavoni dal piumaggio variopinto, il Pavilion che ospita varie specie di pappagalli, fagiani, e altri uccelli.
Tra le mostre da non perdere, quella dedicata al Museo degli Orologi Ottomani dove sono esposti orologi di rara bellezza; il Maniero del Vetro, costruito in prossimità del muro di cinta. Le stesse porte d’accesso costituiscono delle magnifiche opere d’arte.
Nelle vicinanze del Palazzo è possibile visitare anche la Torre dell’Orologio e la Moschea di Dolmabahce.
INFO: www.istanbulturchia.it/palazzo-dolmabahce/