Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Tour a Budapest regina del Danubio

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La capitale ungherese dal passato glorioso è un luogo di paradossi tra ricordi comunisti e sogni capitalisti. Popolo generoso e ospitale. Siamo andati a conoscere i luoghi storici dell’antica Buda e quelli di Pest sull’altra sponda del Danubio

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Sito romano nel centro storico della città – © Mondointasca

Budapest, capitale e maggiore città dell’Ungheria, ha un passato glorioso, una posizione geografica favorevole, un ricco patrimonio storico e artistico, un popolo generoso ed ospitale. Elementi che contribuiscono ad implementare il nutrito bagaglio di valori turistici di questa città. Budapest, detta anche Regina del Danubio, è Patrimonio dell’Umanità Unesco per l’importanza di siti paesaggistici e monumentali quali il quartiere del Castello di Buda, le sponde del Danubio e Piazza degli Eroi. I Romani, Attila (il re degli Unni), le tribù magiare di Arpad, Sigismondo di Lussemburgo, i Turchi Ottomani, gli Asburgo, i Sovietici, hanno governato i territori ungheresi importando cultura, tradizioni ma anche infliggendo alle popolazioni autoctone terrore e miseria. Le prime tracce della fondazione della città vecchia, ovvero Buda, risalirebbero all’età del bronzo, come testimoniano i numerosi reperti archeologici. Dopo i Celti, che chiamarono la città “Ak-Inq” ovvero “acqua abbondante” probabilmente per la grande quantità d’acqua termale erogata, subentrarono i Romani e successivamente gli Unni. I magiari, guidati dal famoso Arpad, giunsero a Buda nell’896 e forse, proprio da tale data, ebbe inizio la fondazione dello stato ungherese. Sarà Sigismondo di Lussemburgo a far rifiorire la città durante il Medioevo e a trasformarla in uno dei centri più importanti d’Europa.

Budapest: dai Turchi Ottomani agli Asburgo

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L’epopea di Budapest, però, non ha tregua. I turchi ottomani posero fine a quest’epoca fiorente e, nel tentativo di trasformarla in una città musulmana, bruciarono le chiese cristiane per costruire moschee e bagni turchi. Passarono diversi anni prima che la città fosse “liberata” dagli oppressori turchi e passasse sotto il governo degli Asburgo nel 1686. Inizia così una lenta, graduale ricostruzione che durò fino alla fine del secolo XIX. La città, una volta ottenuta l’autonomia dall’Austria, attraversò nuovamente un lungo periodo d’incertezza politica e le due guerre mondiali del secolo scorso, segnarono profondamente le sorti dell’urbe che fu ancora una volta ferita nel tessuto sociale e nello sviluppo urbanistico.

A piedi nella città antica di Buda
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Palazzo Reale – © Mondointasca

Il Palazzo Reale sorge sulla collina che domina il Danubio e la sua costruzione iniziò nel 1242 per opera del re Béla IV il quale ebbe l’idea di sfruttare l’ottima posizione strategica per crearvi una vera e propria città. A causa delle invasioni turche, il palazzo subì una serie di rifacimenti, ampiamenti e ricostruzioni che terminarono a più riprese per volere di Sigismondo di Lussemburgo, di Maria Teresa d’Austria, dell’imperatore Francesco Giuseppe I, consegnando alla storia dell’Ungheria l’attuale edificio in stile neoclassico. Secondo le intenzioni degli Asburgo, il palazzo doveva competere per grandezza e bellezza, con gli altri palazzi ducali europei. Venne creato, pertanto, un grandioso porticato con colonne, statue allegoriche, ed una cupola centrale simile alla corona di Santo Stefano. Durante le battaglie della seconda guerra mondiale, il palazzo subì ingenti danni alle infrastrutture e agli arredi. All’interno del Palazzo si trova il Museo Storico di Buda, la Cappella del Castello Reale, la Galleria Nazionale ungherese ed il magnifico giardino creato sul modello medievale.

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Guardie davanti al Palazzo Presidenziale – © Mondointasca

Il Palazzo Sandor, situato nella piazza Szent Gyorgy, andò completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale e fu ricostruito sul modello neoclassico. Un tempo era la casa della potente famiglia Sandor, oggi è la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica. Conserva le tradizioni delle guardie ungheresi e ogni ora si può assistere al cambio della guardia. Interessanti sono le sculture disseminate sia nel castello che nel palazzo presidenziale, ma la più singolare è senz’altro il Turul, un uccello mitologico simile ad un gigantesco falco, simbolo del guerriero magiaro. Il Palazzo Reale e il Palazzo Sandor sono collegati alla riva del Danubio, dove inizia il famoso Ponte delle Catene, con una funicolare. Inaugurata nel 1870 è seconda in Europa per lunghezza.
Sito archeologico romano: ricopre una vasta area adiacente al Palazzo Sandor e rappresenta la testimonianza tangibile dei primi insediamenti romani. Si narra che un contadino, nel 1778, durante uno scavo scoprì i resti della pavimentazione romana.
Entriamo nella Chiesa di Mattia, la più amata della città. dedicata alla Beata Vergine. La chiesa è stata teatro di importanti eventi quali la messa di ringraziamento per l’incoronazione di Mattia nel 1458, di cui porta il nome e le sfarzose cerimonie dei sovrani d’Austria. L’esterno rispecchia lo stile neogotico, mentre l’interno ospita la reliquia del re cavaliere San Ladislao. Interessanti sono le due Torri che affiancano la Chiesa di cui quella situata nella parte settentrionale è ricoperta da coppi smaltati.

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Le Terme – © Mondointasca

Bastione dei Pescatori: il nome deriva dal Mercato del pesce che si svolgeva nel Medioevo e l’intera area della fortezza veniva presidiata dai pescatori. La bellezza è data dal colore bianco di tutta la fortificazione che fonde assieme gli stili neoromanico, neogotico e neoromantico. Impossibile rimanere indifferenti di fronte a tanto splendore che si ritrova nelle scale, nelle balconate e nelle alte torri; in tutto sette a simboleggiare i sette capitribù magiari. Al centro del cortile del Bastione dei Pescatori si trova la grande statua equestre dedicata a Santo Stefano.
Il panorama che si affaccia dai bastioni, la cui costruzione è databile tra il 1895 e il 1902, è spettacolare: i ponti sul Danubio, l’isola Margherita, l’ansa del fiume, il Parlamento a Pest.
La città vanta ben 118 pozzi d’acqua termale ricca di sostanze minerali, sono le Terme di Buda. Famose sono le terme di Gellert, inaugurate nel 1918 in splendido stile liberty; il balneario Rac, fatto erigere dal re Mattia e collegato direttamente al castello attraverso un corridoio coperto.

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Il Ponte delle Catene
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Ponte delle Catene – © Mondointasca

Lasciata la grande piazza dei Bastioni dei pescatori e proseguendo a piedi scendendo dalla collina, si giunge al Ponte delle Catene, sensazionale connubio di bellezza e funzionalità. Il ponte sospeso, fortemente voluto da un aristocratico ungherese, fu inaugurato nel 1849 (dopo alterne vicende dovute agli assedi austriaci nella guerra d’indipendenza). E’ lungo 380 metri, largo quasi 16 con le catene fissate alle rive dentro scomparti sotterranei. Tutto il “percorso” è abbellito da archi trionfali che poggiano su pilastri e statue in pietra raffiguranti possenti leoni.

Pest: la città sede del Parlamento
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Il palazzo del Parlamento visto dal Danubio – © Mondointasca

Il Palazzo del Parlamento è senza dubbio il simbolo di Budapest, l’edificio più raffigurato nei souvenirs. Sia che lo si ammiri dall’alto del Palazzo Reale o dal deck di uno dei tanti battelli lungo il Danubio, è irresistibile per il suo stile neogotico. Una curiosità numerica: la costruzione è durata dal 1885 al 1904; vi hanno lavorato oltre mille maestranze; sono stati impiegati 40 milioni di mattoni; mezzo milione di pietre decorative; 40 chili d’oro; 242 statue decorative; 29 palazzine interne; 13 ascensori; 200 uffici e numerosi corridoi.
Nella estesa Piazza Szechenyi si affacciano il Palazzo Gresham, perla dell’architettura Liberty, l’Accademia Ungherese delle Scienze e la statua in bronzo di Istvan Szechenyi alta 4,5 metri.

Le vie dello shopping
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Parte dell’emiciclo di Piazza degli Eroi – © Mondointasca

Nel Centro storico di Pest sorgono le vie dello shopping più famose tra cui: Via Vaci, piazza Vorosmarty, Via Deak Ferenc, dove si trovano eleganti negozi, palazzi e hotel di lusso. In questo distretto è famosa la pasticceria Gerbeaud dove sono transitati illustri personaggi. Uno dei quartieri da non perdere è quello ebraico, considerato tra i più antichi ed estesi d’Europa. Nel corso della seconda guerra mondiale qui esisteva il ghetto di Budapest dove furono rinchiuse oltre diecimila persone d’origine ebrea. Interessanti sono la maestosa Sinagoga in stile moresco, ricca di mosaici all’interno e il monumento all’olocausto.
Accanto ai Teatri più famosi, celebri per i concerti, troviamo l’Accademia di Musica, il Museo Nazionale , il Museo d’Arte Applicata, il Palazzo delle Arti, il Teatro dell’Opera, Viale Andrassy, lungo oltre 2 km che collega il centro storico col parco cittadino. Alla fine di Viale Andrassy troviamo la Piazza degli Eroi, costruita per ricordare il millenario della conquista del bacino dei Carpazi. L’emiciclo colonnato, lungo 85 metri, è impreziosito dalle statue equestri che simboleggiano i sette condottieri che hanno creato lo stato ungherese. Fiore all’occhiello della piazza è senz’altro la colonna sulla cui sommità s’erge la statua in bronzo raffigurante l’arcangelo Gabriele simbolo della vittoria alata. All’interno del colonnato vi sono le statue di regnanti e di condottieri militari. Ai due lati, uno di fronte all’altro, i due palazzi destinati all’arte: Palazzo delle Esposizioni e Palazzo delle Belle Arti, entrambi in stile neoclassico.

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Isola Margherita – © Mondointasca

Per chi vuole ritemprarsi dallo stress, consigliamo la visita all’Isola Margherita brulicante di giardini, piante secolari, aiuole fiorite e piscine termali. Anche in quest’angolo di verde, è possibile ammirare le rovine antiche di fortezze medievali o di ordini monastici. E che dire del Danubio? Una gita in battello è d’obbligo a Budapest. Basta imbarcarsi su uno dei tanti battelli, moderni o rétro, per osservare il panorama della città immersi tra le melodie della musica ungherese, specie se la navigazione avviene attraverso le soffuse luci dell’imbrunire o ancora sotto le cangianti atmosfere notturne.

Budapest: il museo delle torture

C’è anche un lato macabro di Budapest. Qui è stato istituito il Museo Casa del Terrore per ricordare le vittime dei regimi totalitari. In Andràssy 60 era insediata la sede del Partito nazista ungherese. Visitando la camera di tortura e guardando le foto dei carri-armati russi che nel 1956 invasero il paese ci trasmettono tutta la sofferenza subita dalla popolazione. Non sono rari i casi di costruzioni simili sia nella Repubblica Ceca che in Ungheria, a causa della repressione causata dai precedenti regimi nazista e comunista i quali utilizzavano aberranti metodi coercitivi per far parlare i prigionieri sospettati d’essere dissidenti politici o spie.

La cucina ungherese
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Piatto della cucina ungherese

Budapest vanta una prestigiosa tradizione gastronomica che prende avvio già nel 1800. Le ricette prevedono molta carne speziata. Gli elementi che non mancano mai nella cucina ungherese sono la cipolla, lo strutto e la paprika, sia dolce che piccante, che danno un gusto molto deciso ai piatti. Per chi desidera gustare il cibo ungherese, non resta che cenare in uno dei tanti locali tipici o birrerie, dove le pietanze a base di gulasch e vino Tokaji, potranno essere allietate dalle tradizionali danze e musiche tzigane.

Info: www.budapest.it

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