Può sembrare strano, ma Milano era – e in parte è ancora – una città d’acqua. Il capoluogo lombardo era, infatti, baricentro di un sistema di canali irrigui e navigabili che collegavano Lago Maggiore, Lago di Como e basso Ticino, mettendolo in contatto con le reti viarie della Svizzera, dell’Europa nordoccidentale e nordorientale e l’area del Po.
Fino a fine anni ’20, Milano era attraversata da un fitto reticolo di canali che arrivavano in più punti del centro. I cambiamenti degli equilibri del tessuto urbano e delle esigenze legate alla viabilità hanno imposto una parziale copertura di alcuni tratti di naviglio, nel cuore della città, sostituiti da un anello di strade che ne ha preso il posto con la denominazione, appunto, di Cerchia dei Navigli.
I canali simbolo di Milano
Queste poche righe riassumono forse fin troppo asetticamente secoli di affascinante storia; quello che rimane vivo e attivo oggi è, comunque, la presenza di una parte di questi canali, il loro essere ancora uno dei simboli della città e l’offrire un amatissimo playground a chi ama camminare, correre, fare canottaggio (ben tre sono i circoli canottieri presenti in città, una bellissima attività di cui scriveremo) e andare in bicicletta.
Perché Milano, nonostante abbia un fondo stradale totalmente inadatto, pochissimi percorsi ciclabili e un traffico che non va d’accordo con i biker (non intesi come motociclisti), è popolata di ciclisti di tutte le tipologie (bici a scatto fisso, da corsa, mbt, city bike, fat bike, bmx classiche bici da passeggio ed e-bike). Il numero è in costante crescita e il servizio di bike sharing BikeMI, a fine 2016, ha prodotto numeri da record con oltre 15 milioni di utilizzi, 54 mila abbonati e quasi 27 milioni di chilometri percorsi.
Milano e le due ruote
Indicativo dell’amore dei milanesi per le due ruote a pedali è anche il pullulare di ciclofficine e di locali che uniscono bici, food, beverage e altre inimmaginabili abbinamenti. Tra i nomi storici figura la Ciclofficina Cuccagna, ubicata nell’omonima cascina ristrutturata e divenuta polo culturale e popolarissimo luogo di ritrovo. Diretta da Paolo, passato da corridore e amante del lavoro di riscoperta di oggetti dotati di una bella storia, è il luogo ideale dove far riparare il proprio mezzo, imparare come far da sé (caratterizzazione principale di questo piccolo tempio del pedale old fashioned) e acquistare bici vintage ristrutturate.
Altro luogo divenuto rapidamente popolare è Upcycle Milano Bike Cafè. Il nome ne chiarisce subito la natura e, oltre che luogo dedicato alla bicicletta e al cibo (predilezione per prodotti naturali, microproduzioni artigianali e piatti multietnici, semplici, ma di ottima fattura), è anche uno spazio di coworking, incontri e confronto su tematiche legate al viaggiare e alla vita sostenibile.
Il mondo che ruota intorno alle due ruote
Altro locale cult, è Bici& Radici che si definisce la bottega del verde e dei pedali. Si possono fare acquisti, usufruire sei servizi della ciclofficina, ma anche seguire corsi legati al verde e, naturalmente, alla ciclomeccanica. Ritornando in zona navigli, altri due sono i nomi in evidenza, Ciclosfuso, luogo situati vicino alla Stazione di Porta Genova – ottimo punto di partenza per chi desidera caricare la bici sul treno e portarsi un po’ avanti lungo le ciclabili che scorrono parallele ai navigli – dove le bici incontrano il vino, nato dalla passione per entrambe le cose dei due soci fondatori. Anche in questo luogo è possibile usufruire dei servizi di ciclofficina.
Ciclofficina pura e negozio è invece Bike Republic posizionata strategicamente proprio sull’Alzaia Naviglio Grande, vicino alla bellissima chiesa di San Cristoforo, amatissima dai milanesi e (come Bike Republic) ubicata in un punto di passaggio obbligato nella rete dei vari corsi d’acqua. Dopo aver legato la bici, una visita è d’obbligo per ammirare la sua particolare architettura gotica, le antiche statue e affreschi. Il titolare di Bike Republic è un bravo meccanico, paziente, competente e molto gentile. Di sicuro, se volete visitare la chiesa, non vi negherà un posto nella rastrelliera presente davanti alla porta del suo negozio.
In bicicletta lungo il Naviglio Grande
Dall’Alzaia Naviglio Grande parte forse uno dei tratti ciclabili più belli dell’area Milanese. Il fondo è stato rifatto di recente, la promiscuità con le automobili è ridotta e le possibilità che offre sono davvero tantissime. Tra varianti, biforcazioni e anelli che congiungono risaie e cascine. Gli scorci che offre sono letteralmente incredibili e sempre quasi impossibile che dopo solo dieci chilometri di tragitto o poco più si possano vedere aironi, mucche al pascolo, campi coltivati, trattori di enormi dimensioni e un’edilizia che nulla a che vedere con gli edifici tipici di una metropoli come Milano. Una descrizione accurata del percorso esaurirebbe da sola una guida, si possono tuttavia stabilire dei punti chiave.