Via libera del Parlamento europeo a un finanziamento di 8 milioni di euro per progetti culturali tesi alla promozione del patrimonio europeo, come parte dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018. I fondi stanziati da Bruxelles serviranno tra le altre cose a sostenere progetti transnazionali, associazioni, enti locali e altre realtà. Il patrimonio culturale comprende le risorse del passato in una varietà di forme e aspetti. Include i monumenti, i siti, le tradizioni, la conoscenza tramandata e le espressioni della creatività umana, nonché le collezioni conservate e gestite da musei, biblioteche e archivi. Scopo di questa iniziativa è sensibilizzare all’importanza della storia e dei valori europei e rafforzare il senso d’identità europea. Al tempo stesso, si punta a richiamare l’attenzione sulle opportunità offerte dal nostro patrimonio culturale, ma anche sulle sfide cui è confrontato, come l’impatto del passaggio al digitale, le pressioni a livello fisico e ambientale sui siti del patrimonio e il traffico illecito di beni culturali.
Anno Europeo Patrimonio Culturale: promuovere diversità culturale e coesione
Gli obiettivi principali di questo Anno europeo sono: promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale; evidenziare il contributo economico offerto dal patrimonio culturale ai settori culturale e creativo, compreso per le piccole e medie imprese, e allo sviluppo locale e regionale; sottolineare il ruolo del patrimonio culturale nelle relazioni esterne dell’UE, inclusa la prevenzione dei conflitti, la riconciliazione postbellica e la ricostruzione del patrimonio culturale distrutto. L’Anno europeo potrà contare su una dotazione finanziaria dedicata pari a 8 milioni di euro. “In un momento come questo di crisi di appartenenza e di difficoltà, dichiara l’eurodeputata italiana Silvia Costa, è un’occasione straordinaria per trasmettere la conoscenza del patrimonio alle giovani generazioni”.”Non sarà solo una serie di avvenimenti – afferma il commissario europeo alla Cultura Tibor Navracsics – ma una piattaforma, una rete per manifestazioni e attività per tutti quelli che vogliono celebrare il nostro patrimonio”.