Il sultanato dell’ Oman ha una incredibile varietà di paesaggi: palmeti, sorgenti, canali da irrigazione, montagne terrazzate e canyon, wadi, cioè i letti di fiumi verdi o in secca, piscine naturali, cupole, minareti, il deserto, l’oceano, striature di mille colori sulle rocce secondo i minerali, verdi, rossi, gialli. E poi le città carovaniere, suq coloratissimi e festosi, il mercato degli animali, le grandi opere recenti e grandiose, dovute alla lungimiranza del sultano Qaboos.
L’ Oman è tutto questo: comfort di ogni tipo e memoria della tradizione, quanto di meglio per attrarre il turista occidentale più esigente. Ordinato, accogliente, pulitissimo. E ricco di storia.
Oman: Via dell’incenso e Via dei Forti
La Via dell’incenso, che in Oman conta ben 4 siti Unesco nel sud del paese, in parte legata al mito della regina di Saba, andava alla Mecca, in Giordania, al Mediterraneo e Roma, portando la resina preziosa dell’albero di Boswellia, pregiatissima per conservare oggetti e profumare ambienti. Un affascinante itinerario che rievoca i traffici commerciali, il passaggio di enormi carovane e di silenziosi cammelli attraverso il deserto: con l’incenso portavano spezie, caffè, tè, datteri, cardamomo, rame, argento, acqua di rose, tessuti, legni pregiati, ceramiche. Un’altra via da percorrere in Oman è quella dei Forti, quasi mille in tutto il paese. Possenti costruzioni fortificate per lo più del 17º secolo, costruiti come catena difensiva contro i Persiani e poi contro gli Europei, uniti anche a una serie di torri di avvistamento: con torri circolari, merli arrotondati, finestre schermate, porte di legno massiccio, immersi in un ambiente verde, ricco di palme, circondato da alte montagne brulle color rosa e grigio.
Il forte di Bahla, patrimonio Unesco, il forte di Nizwa, i due forti di Muscat, il forte di Nakhal, maestosamente arroccato sulla cima di un altopiano roccioso che sporge su un’infinita piana di palme da dattero. Il magnifico forte Jabreen si presenta con un labirinto di scale, camere arredate con bellissimi cuscini colorati, cortili, osservatori, magazzini, stanze di preghiera, terrazze da cui si domina il panorama di palme e deserto all’infinito.
Muscat modernità e sviluppo economico
Anche Muscat ha due forti, ma si perdono all’interno di una città ormai convertita alla modernità, ricca di nuove grandiose opere come la Grande Moschea, l’unica aperta ai non musulmani in tutta la penisola arabica o la Royal Opera House, come tutti i quartieri governativi e lo stesso Royal Palace. Degna capitale di uno stato che da quarant’anni, con l’attuale Sultano Qaboos, al trono dal 1970, ha segnato un balzo in avanti nell’opera di modernizzazione e completo sviluppo economico.
Sul mare si apre la famosa Corniche, la passeggiata più animata della capitale, con alcune splendide vecchie case e la moschea di Lawati, con il suo minareto e la cupola decorata con mosaici blu: davanti grandiosi yacht ormeggiati accanto ai tradizionali dhow, le barche da trasporto costruite a Sur, con cui l’Oman è diventato nel passato un impero commerciale.
A pochi passi Bait Al Zubair è un insieme di palazzi privati trasformati in un museo etnografico, con una ricca collezione di oggetti, gioielli e abiti tradizionali. Nizwa invece conserva ancora il fascino dell’antica capitale e quindi è una tappa imperdibile del viaggio in Oman.
Il grande mercato degli animali
Ancora più imperdibile il venerdì mattina, quando si tiene il grande mercato degli animali. Capre e mucche sono portate in visione ad una folla di compratori pittoresca: donne con la maschera nera che copre gli occhi, bambini in tunica bianca, anziani, uomini barbuti col famoso khanjar, il pugnale d’argento alla cintura. Alle 9 è tutto finito, mentre continua l’attività nel suq, un paradiso per i fotografi: datteri, banane, manghi, fucili, coltelli meravigliosamente istoriati, ceramiche, gioielli, stoffe, uccelli in gabbia. Nel museo del forte si spiegano anche le attività agricole ed economiche della zona. Si scopre ad esempio l’importanza degli aflaj, quell’ingegnoso sistema di irrigazioni attraverso canali artificiali, riconosciuto patrimonio Unesco, che permetteva di portare l’acqua dei fiumi in terre aride, distribuendole a tutte le comunità e a tutte le famiglie.
Avventura in 4×4 tra paesaggi montani
Fuori dalle città principali, si parte all’avventura. Il massiccio di Hajar attraversa tutto il nord, creando i paesaggi di montagna più spettacolari con i wadi verdissimi in basso e i sentieri tra le rocce che si inerpicano in alto fino a 3000 metri scoprendo panorami grandiosi.
A Jebel al Akhdar villaggi mercantili abbandonati che rivelano anche una grande ricchezza passata, quando, soprattutto dopo la fuoriuscita dei Portoghesi, che rimasero circa 150 anni, dal 1510 fino al 1650, i sultani omaniti avviarono ricchi commerci di prodotti e di schiavi con le coste dell’Africa, in particolare con Zanzibar. Di grande effetto il percorso che porta a Wadi Bani Awf, da cui una strada tortuosa scala la montagna per raggiungere il versante sud del massiccio Hajar, una strada riservata solo a piloti esperti di fuoristrada.
Tutto l’itinerario è da percorrere con le macchine 4 x 4, che permettono di scalare le strade aeree tra le rocce fino a 3000 metri, gli wadi dei fiumi, talvolta da guadare, e soprattutto le immense dune rosse o gialle del deserto di Sharqiyah Sands, più spesso indicato come Wahiba Sands dal nome di una tribù beduina locale.
Lo spettacolo del tramonto
Al tramonto, nel silenzio, si contempla questo spettacolo unico: impronte nella sabbia, striature rosse, sole caldo, silenzio incantato. In basso, ai piedi delle dune, le ricche tende dei lussuosi campi tendati che immergono in un’atmosfera da sceicchi e sultani. E c’è anche l’esperienza del deserto delle dune bianche che arrivano fino all’Oceano Indiano, invitando alla soluzione dell’accampamento libero, dove l’emozione è ancora più forte, perché si può restare soli nella propria tenda davanti alle onde, in mezzo alle dune e null’altro a distanza di chilometri e chilometri.
Sur è la città ideale dove scoprire la vita marinara dell’Oman passato e presente, tradizionale luogo di costruzione dei tipici dhow, che si vedono ancora in alcuni cantieri navali e sono esposti in un museo marittimo. Qui davvero potrebbe essere vissuto il leggendario Sindbad il marinaio, che percorse con il suo dhow all’avventura le acque misteriose dei mari e degli oceani.
Info turistiche: www.omantourisme.com – www.omantourism.gov.om
Con chi viaggiare:
Gattinoni Travel Experience www.gattinonitravelexperience.it/
Impronte Wilderness Safari www.iwsafari.com
Con chi volare
Compagnia di bandiera Oman Air con voli diretti da Milano su Muscat www.omanair.com
Dove alloggiare
Alcune delle migliori strutture per soggiornare in Oman:
Ramee Guestline Hotel www.rameehotels.com
Falaj Daris www.falajdarishotel.com
Arabian Oryx www.oryx-camp.com
Desert Nights Camp, www.omanhotels.com/desertnightscamp
Sur Plaza www.omanhotels.com/surplaza
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