Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Salò la bella, anzi magnifica, addormentata

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Camminare sul lungolago San felice del Benaco a metà ottobre, quando il lago si addormenta, è straordinario. Un momento di pura poesia. Salò, Magnifica Patria della Serenissima, ha un Duomo che merita una visita

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Lago di Garda

Salò, la bella, quando il lago piano piano si addormenta. Succede a metà ottobre, quando le giornate diventano corte e i turisti stranieri si diradano e imbiancano. Imbiancano perché in autunno sulla passeggiata non ci sono più famigliole nordiche o anglosassoni con bambini biondi, ma coppie di anziani. La mattina alle 9 camminare sul lungolago da San Felice del Benaco verso il Duomo di Salò è uno spettacolo. Che ci sia il sole o piova è sempre straordinario. Il porticciolo nelle giornate un po’ umide e nebbiose è un momento di pura poesia. C’è una barca che si chiama Bravissima. Bravissima è quello che si pensa della natura per aver fatto questo posto così, e per una volta si perdona anche la mano dell’uomo, che ha costruito ma è riuscito infine ad avere un po’ di rispetto, a fermarsi prima di deturpare il paesaggio. Almeno qui, almeno stavolta, anche per l’aiuto delle montagne boscose e impervie che sono rimaste tali, per fortuna.

Salò la Magnifica Patria

Salò salo

I veneziani chiamavano questa cittadina, che rientrava nei territori della Serenissima, la Magnifica Patria. E i veneziani, si sa, avevano del gran buon gusto.
A testimoniare tale periodo, in una piazzetta fronte lago (proprio vicino al porticciolo) piena di ulivi, c’è una colonna sormontata dal Leone di San Marco. Lo si saluta e si procede verso la palazzata, che guarda il bianco della passeggiata, che a ottobre a quest’ora del mattino è semideserta. Momento magico, dopo un’estate piena di turisti e di caldo, godersela nel freschino del mattino e da soli. Capita a volte di riuscire persino a togliersi la felpa e di restare con le maniche corte a camminare. Non è un lusso?

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Visita alla Cattedrale
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La facciata del Duomo di Salò

A novembre saranno chiusi anche molti dei locali e dei negozi e Salò sarà vuota del tutto. Ma non diventa mai una città morta. No, è la Magnifica che riposa, che entra nel dolce sonno ristoratore delle fatiche estive.
Il palazzo del Comune, davanti all’imbarcadero, ha di fianco una piazzetta riparata e tiepida dove si può prendere il sole anche a dicembre.
Prima di rientrare serve fare un salto nel Duomo, che fa impressione per le sue dimensioni. Che ci fa una cattedrale del genere in un paese così raccolto? Ci fa che è la chiesa principale della Magnifica Patria.
Se vi capita di passare dalle sue parti, in autunno, andate a trovare questa gran Signora. Camminate in punta di piedi tra le sue vie e ammirate il suo incantevole sonno. A Salò il passato è gelosamente custodito per riassaporare nel presente la cultura e le architetture che si sono avvicendate nel tempo. Non ve ne pentirete.

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