Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Puglia: il nord barese nel segno di Federico II

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Da Castel del Monte al Parco Nazionale dell’Alta Murgia: una terra di splendide cattedrali romaniche, masserie, oleifici, piccoli centri ricchi di tesori nascosti. Eccellenze gastronomiche e ricettività

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Federico II di Svevia, raffigurato in un affresco a Castel del Monte

Misterioso e inaccessibile, geniale e all’avanguardia, Federico II fu il protagonista della storia del 13º secolo. “Stupor mundi” secondo le cronache locali. Umanista e astronomo, filosofo e politico, studioso e uomo d’armi, in lui si mescolarono razze, culture e civiltà. Gli Svevi della sua dinastia, gli Arabi e i classici della sua formazione, le genti mediterranee presso le quali abitò.
Sangue germanico e reggia palermitana. Quale contrasto più forte si poteva immaginare? E poi il sogno della Puglia, terra fertilissima e verde, boscosa e sterminata, prediletta per la caccia col falcone e i panorami sul mare.
Un’energia particolare sembra scaturire da questo paesaggio: luci, ombre, profumi dei fiori, venti tra gli alberi, colori del cielo e dei campi, brezza del mare, invitano  a vivere pienamente la vita e abbandonarsi ai piaceri della cultura, del cibo, del calore umano delle genti che abitano queste terre.

Federico II di Svevia affascinato dalla Puglia

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Castel del Monte, cortile interno

Forse anche l’Imperatore subì questo fascino nel passato, quando nel 1240 firmò un decreto in cui ordinava la costruzione di un castello situato presso la chiesa (oggi scomparsa) di Sancta Maria de Monte. Così fu costruito il famoso Castel del Monte, simmetrico nelle mura ottagonali e nelle misure e suddivisioni interne, di potente simbolismo, immerso in un nitore geometrico eppure misterioso, splendido edificio riconosciuto nel 1996 dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità. Un maniero in cui, forse, l’imperatore non soggiornò mai, ma dove, per le suggestioni simboliche, l’immaginario collettivo ne avverte più che altrove la presenza incombente.
Da Castel del Monte, si può ammirare l’intero territorio. Dalle sue imponenti bifore e trifore si domina un paesaggio che arriva fino al Gargano.
Dal lato opposto si apre al visitatore un “mare di pietra”: il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, primo parco rurale d’Italia, dominato da un fitto sistema di tratturi, muretti a secco, jazzi e masserie.

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Centri con enormi tesori e splendide cattedrali romaniche

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La Cattedrale di Trani sul mare

Intorno una Puglia di piccoli centri, ricchi di tesori nascosti. Sono tutti nell’area del Nord Barese e della giovane provincia BAT, acronimo di Barletta, Andria, Trani, tra l’Adriatico e le Murge, separati uno dall’altro da pochi kilometri  di ulivi, vigneti, mandorleti.
Prima di tutto Andria “fidelis”,  amatissima dall’Imperatore, come testimoniano la Porta di S. Andrea, detta anche “Arco di Federico II”, e la cripta della maestosa Cattedrale S. Maria Assunta, del XIII secolo, che  conserva le spoglie di due mogli di Federico II, Iolanda di Brienne, morta sedicenne dopo aver dato alla luce Corrado, e Isabella d’Inghilterra, anche lei morta di parto a Foggia.

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Bitonto

Una terra di splendide  cattedrali romaniche. Come quella affascinante di Trani, collocata in riva al mare, quella di Bitetto, nell’entroterra, che con la sua severa facciata, il ricco rosone, i magnifici portali dal raffinato apparato scultoreo,  ricorda la ricchezza conquistata da Bitetto sotto gli Angioini. E soprattutto quella di Bitonto. Una cittadina fondamentalmente agricola e commerciale, ma che nasconde il centro storico più grande di tutta la regione, racchiuso tra mura che nel passato erano state imprendibili. Vicino alla Porta Baresana si apre un possente torrione angioino splendidamente restaurato. Qui si comprende bene la storia del sud, segnata dalla successione di dinastie, normanne, francesi, tedesche, spagnole, l’arrivo di eserciti stranieri, gli attacchi ai castelli e alle torri, il pericolo degli ottomani che provenivano dal mare e poi l’affermarsi assoluto dei nobili spagnoli con tutto lo sfarzo di palazzi imponenti, stemmi nobiliari, cortili e loggiati.

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