I jeans di Bruce Springsteen e altri sogni americani è un libro, misto di memoir, reportage e fiction spesso esilarante e mai banale. L’autrice, Silvia Pareschi, narra alcuni aspetti meno noti e forse per questo particolarmente rappresentativi di una nazione vasta come un continente, di infinite coste, di montagne, di città, di genti. Una lettura che ci farà toccare il cuore segreto degli States sorprendendoci a ogni pagina.
Nei racconti e nelle storie proposte, Silvia Pareschi si tiene sempre lontana dal cliché dell’italiana all’estero. L’autrice spazia dalla wilderness californiana al Palazzo del Porno di San Francisco, da una carrellata sulle religioni americane che comprende le danze estatiche degli Shakers e un ordine di uomini barbuti travestiti da suore, all’avvincente storia di una coppia rimasta bloccata a New Orleans durante l’uragano Katrina, a un viaggio coast-to-coast in Greyhound fino al New Jersey, e al fortuito ritrovamento di un paio di jeans che, forse, appartennero a Bruce Springsteen…
“Ralph venne fuori a ritroso dal varco fra le rastrelliere, con un attaccapanni in mano. Sull’attaccapanni era appeso un paio di jeans sbiaditi. «Sono gli ultimi che mi ha portato da aggiustare, parecchio tempo fa, ma non è più venuto a riprenderli. Secondo me se li è dimenticati…»
Ecco, di nuovo lo stordimento. Il mio cervello si era incantato sulla frase “i jeans di Bruce… i jeans di Bruce…”
Silvia Pareschi, apprezzata traduttrice dall’inglese,ha dato le parole della nostra lingua alla voce di molti dei più grandi scrittori americani contemporanei, questa volta racconta con la sua voce lo stupore e l’ammirazione, il coinvolgimento ma anche lo sconcerto, il disinganno e il distacco di una ragazza prima, di una donna, poi, di fronte alla terra che perlomeno da un secolo si è imposta come la più grande generatrice di miti, di follie e di sogni dell’intero Occidente.
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Autore
Silvia Pareschi è una delle più note e apprezzate traduttrici dall’inglese. Sposata con l’artista e scrittore Jonathon Keats, vive tra San Francisco e il lago Maggiore, dove è nata. Fra i tanti autori da lei tradotti ci sono Jonathan Franzen, Don DeLillo, Cormac McCarthy, Zadie Smith, Jamaica Kincaid, Junot Díaz. Quando è a San Francisco, oltre a tradurre, insegna l’italiano agli americani e racconta le sue esperienze nel blog “Nine hours of separation”.