Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Villa Godi Malinverni nata per godere della vista dei territori a valle

Villa Godi Malinverni

L’altra grande bellezza delle dimore venete frutto dell’ingegno di Andrea Palladio è la Villa Godi Malinverni progettata nel 1537. Un edificio dall’aspetto sobrio, costruita in posizione privilegiata. Belle le decorazioni e gli affreschi alle pareti

Godi Malinverni

Dopo Villa Piovene, la nostra passeggiata prosegue verso Lugo di Vicenza con la visita a Villa Godi Malinverni, meglio conosciuta come la prima dimora progettata da Andrea Palladio nel 1537 su committenza di Gerolamo Godi per il figlio Antonio.
L’impianto architettonico, secondo quanto scrive Palladio nel suo trattato “I quattro libri dell’architettura” (1570), doveva sfruttare la posizione privilegiata offerta dal poggio per godere della splendida e strategica vista sui territori a valle. La facciata della villa, rispetto ai progetti successivi frutto dell’esperienza maturata da Palladio, è costituita  da un corpo centrale racchiuso tra due “torri” laterali adibite a colombaia e da un’ampia scalinata che conduce al piano nobile dove sono distribuite molte sale affrescate. All’esterno la villa si presenta come un edificio dall’aspetto sobrio, privo di decorazioni ma molto elegante soprattutto per la bella loggia a tre arcate con balaustra di protezione dalle colonne tornite e per l’evidente, perfetta simmetria dei volumi architettonici distribuiti armonicamente anche negli interni.

La bellezza degli affreschi di Villa Godi Malinverni

Villa Godi Malinverni, gli affreschi

Le pareti delle sale del piano nobile rivestono grande importanza per la decorazione pittorica dei cicli di affreschi (secolo XVI) opere di Gualtiero Padovano, Battista Moro e Giambattista Zelotti. L’intento dei pittori era quello di imprimere, attraverso l’affresco, delle narrazioni estrapolate dal mondo agreste, dalla cultura classica e mitologica. Possiamo, quindi, ammirare decorazioni che si rifanno a due scuole pittoriche: la scuola classica, collegata a Battista del Moro e Battista Zelotti, costituita da un’iconografia tipicamente  greca e utilizzo di colori tenui tra i quali il rosa antico, il giallo ocra e l’azzurro zaffiro; la scuola mistica che ritroviamo negli affreschi di Gualtiero Padovano, con soggetti allegorici dipinti con colori dai toni più marcati. Sarà sicuramente piacevole procedere lungo le nove sale alla scoperta delle storie narrate alle pareti e lasciarci trasportare dalle emozioni trasmesse dalle leggiadre figure femminili della Sala di Venere, oppure dalle vedute paesaggistiche della Sala dei Trionfi.

Il Parco e i giardini

Villa Godi Malinverni, giardino

La villa è impreziosita da un vasto parco, completato nel 1800 dal Conte Andrea Piovene, costituito da piante secolari d’alto fusto e da circa 2600 metri di viali, abbelliti da un laghetto situato al centro, dall’angolo delle memorie e da una scritta in latino, riportata sul portale del cancello che significa: entrate e gioite.
Sul retro della dimora, si trovano i giardinetti all’italiana risalenti al secolo XVII e inizio del 1700, dotati di vasche, fontane e di circa cinquanta statue realizzate dagli scultori vicentini O. Marinali e  G. Albanese.

Il Museo dei fossili

Museo dei fossili

Adiacente alla villa, è situato il Museo dei Fossili, fondato nel 1852 dall’allora proprietario Conte Andrea Piovene che, appassionato di geologia, s’interessò a raccogliere, classificare, i numerosi reperti fossili risalenti all’Oligocene, ossia a circa 30 milioni d’anni fa, tra cui la palma fossile completa di radici e foglie, considerata la più lunga del mondo per la sua lunghezza di 9 metri.

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Curiosità. Il legame tra le due ville è sorprendente: da un lato la posizione geografica abbastanza ravvicinata, dall’altro una vicenda che si tinge di giallo. Si narra, infatti, che fra le due famiglie –Piovene e Godi– vi fosse molta rivalità al punto che, nel 1578, Orazio Godi uccise Fabio Piovene, perdendo così tutti i beni della nobile famiglia d’origine, per cui nel 1700 la proprietà di Villa Godi passò ai Conti Piovene. L’epopea della villa continua sino al 1960, anno in cui la proprietà venne acquistata dal prof. Remo Malinverni che ne curò il completo restauro.
Nel 1954, il regista Luchino Visconti, portò la sua troupe a girare alcune scene del film “Senso”, perché affascinato dai saloni e dal parco. Nel corso della Grande Guerra, Villa Godi-Malinverni divenne dimora dei comandi alleati inglesi e vi soggiornò per un anno -1918- anche Edward VIII, erede al trono d’Inghilterra, corona che indossò per un breve periodo a causa della sua abdicazione in favore del fratello Giorgio VI, padre di Elisabetta II.

Godi Malinverni ristorante
Ristorante Torchio Antico

Nelle antiche scuderie di un tempo sono stati ricavati i locali attrezzati a Bar e ristorante dove degustare piatti tipici della tradizione locale.

Informazioni: Villa Godi Malinverni, Lugo di Vicenza (VI) tel. 0445-860561
Per le visite consultare i siti:
www.palladioguide.com
www.villagodi.com
www.villagodi.com/ristorante_torchio_antico.html

Ringrazio sentitamente la Signora Roberta dott.ssa Malinverni per l’ospitalità e la proficua collaborazione.

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