Poco oltre il confine con l’Italia, vicina alla Bosnia Erzegovina, si nasconde una delle più preziose perle naturali della Croazia e dell’intera penisola balcanica. Parlo del Parco nazionale del laghi di Plitvice. La prima volta che ho visitato il parco di Plitvice è stato a maggio di dodici anni fa. Per me è stata una fantastica e piacevole sorpresa. Ho attraversato questa meraviglia della geologia, un po’ da esploratore e un po’ da sognatore. Qui il trionfo della natura è una promessa mantenuta.
I laghi di Plitvice sono uno complesso di 16 laghi e laghetti di varie dimensioni (il maggiore è lungo 4 km) collegati tra di loro da una serie di cascate e cascatelle. Il dislivello totale è di 130 metri in un tratto sperduto di vallata lungo 8 km, tra boschi di faggi, pini, aceri, abeti bianchi, salici, ontani, sorbi, carpini e frassini.
Nei boschi del Parco trovano riparo e si riproduce una fauna ormai rara: orsi, lupi, gatti selvatici, cervi, cinghiali, puzzole, martore, lepri, volpi e tassi; ma anche uccelli acquatici e silvani come gufi, cuculi, falchi, martin pescatore, aironi, anatre selvatiche, fino alle rare cicogne nere.
La vegetazione annovera pure piante carnivore e orchidee selvatiche, insetti e bellissime farfalle. Ma ciò che mi ha impressionato in questo tour sono stati i laghi, alimentati da due torrenti e da sorgenti sotterranee, che variano di colore a seconda del mutare della luce, passando dal turchese al verde giada fino al blu tanto intensi da sembrare finti, con acque sempre incredibilmente limpide e trasparenti.
A Plitvice si cammina sull’acqua
Le passerelle di legno, per una lunghezza di 28 km, sovrastano ruscelli impetuosi o attraversano stagni tranquilli, zigzagando tra alberi sommersi e boschetti di piante rigogliose. A Plitvice si ha spesso la sensazione di camminare sull’acqua, sospesi su passerelle aeree ascoltando ovunque il rumore ora lieve di un ruscello che scorre placido, ora forte di cascata che precipita. Il parco oltre ai maestosi scenari naturali, costituisce uno straordinario esempio biodinamico in continua evoluzione. Un laboratorio didattico di fenomeno carsico alla luce del sole.
L’acqua acida per la presenza di vegetazione tende a sciogliere il carbonato di calcio contenuto nella roccia calcarea; questo minerale, trasformato al contatto con l’aria in bicarbonato di calcio (un po’quello che succede con le concrezioni nelle grotte) tende a depositarsi sulla vegetazione con cui entra in contatto, soprattutto muschi, dando così vita a novella roccia di travertino. Si calcola che questo processo, in atto almeno dalla fine dell’ultima glaciazione, crei nuovi strati di roccia che si accrescono per uno spessore fino a 3 cm l’anno. Un paesaggio dunque in perenne trasformazione, una singolare interazione tra acqua, roccia e vegetazione.
La tutela dell’ambiente a Plitivice inizia nel 1893
Questa straordinaria peculiarità geologica, capace di richiamare ogni anno oltre un milione di visitatori, fece sorgere una società di tutela ambientale già nel 1893; nel 1949 divenne il primo parco nazionale della Croazia e trent’anni dopo entrò a far parte dei siti protetti dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità.
Plitvice si trova a 140 km da Zagreb/Zagabria, a 155 da Zadar/Zara e a 262 da Trieste. Pur utilizzando il battello e il servizio navetta esistenti, per fare i 18 km del percorso occorre preventivare almeno un’intera giornata. Alba e tramonto rappresentano due momenti imperdibili per i diversi giochi di luce. Conviene quindi pernottare in loco almeno una notte, considerando che il biglietto di ingresso vale per più giorni; superflua invece una guida. Il parco risulta visitabile tutto l’anno. I periodi migliori per accedervi sono la primavera, quando le cascate si presentano gonfie d’acqua, e l’autunno per i colori della vegetazione. L’estate è meglio evitare perché accentra un gran numero di visitatori.
Cosa visitare nei dintorni
Una volta completata la visita del Parco è il caso di approfittare per una visitare nei dintorni. A soli 15 km più a nord si trovano le grotte turistiche di Barac dove si sono rifugiati gli orsi delle caverne e l’uomo in epoca preistorica. Si può procedere per Rastoki (30 km a nord) un pesino pieno di fascino con casette in legno su uno strapiombo con cascatelle analoghe a Plitvice.
Il viaggio si può concludere a Gospic la casa natale e oggi memoriale di Nikola Tesia, una delle menti più geniali del mondo moderno, l’uomo che ha portato l’elettricità nelle nostre case e ha inventato la tecnologia senza fili. Per obiettività storica occorre anche ricordare come proprio a Plitvice sia iniziata il 31 marzo 1991 la guerra interetnica che per quattro anni ha squassato la penisola balcanica.
Dove alloggiare:
Plitvice dispone di due hotel a 2 stelle sup. e due a 3 stelle, con diversi bar e ristoranti; un pernottamento in doppia con prima colazione costa tra 35 e 83 euro, secondo il periodo.
Info: https://croatia.hr/it-IT