
L’interesse per l’arte, per il turismo culturale si è notevolmente sviluppato negli ultimi tempi e si sono moltiplicate le proposte di viaggi brevi oppure lunghe vacanze con offerte che cercano sempre più di coniugare il divertimento e il relax con la visita artistica e paesaggistica delle città d’arte.
Il nostro viaggio itinerante va alla riscoperta di tre incantevoli città del Veneto: Padova, Treviso e Verona che stupiscono per i tesori interni ma anche per i luoghi circostanti poco conosciuti al grande pubblico ma altrettanto meritevoli d’interesse turistico.
Padova la dotta
Questo primo servizio presenta Padova la dotta. La città di Padova è popolare soprattutto per il prestigioso Ateneo, per la Basilica di Sant’Antonio e per la Cappella degli Scrovegni affrescata dall’insigne Giotto, ma non tutti sono a conoscenza dell’origine della città e delle sue mura, oggigiorno confuse dal nuovo tessuto urbanistico che si è sviluppato nel corso dei secoli modificando l’impianto originario, a tratti attraversato da canali e dal fiume Bacchiglione.
Patavium è il toponimo che gli antichi romani attribuirono alla neonata città, situata nei pressi dei Colli Euganei, un sistema collinare, dalle curiose forme coniche, formatosi per effetto di lenti fenomeni vulcanici avvenuti circa 40 milioni d’anni fa.
Un po’ di storia per tracciare il percorso

Dopo la lunga parentesi del dominio romano, a Padova iniziarono le incursioni barbariche da parte degli Unni, dei Longobardi e degli Ungari fino agli albori del Medioevo, epoca durante la quale la città fece parte della Lega Veronese e poi di quella Lombarda, un’alleanza forzata per contrastare il potente Barbarossa.
Si deve al periodo medioevale l’inizio dell’edificazione delle mura e del Castello, costruzioni continuamente rafforzate nel corso dei secoli fino a distinguere tre tipologie di mura: la cinta d’epoca comunale appartenente al secolo XII e XIII; le mura carraresi volute da Francesco I da Carrara intorno al XIV secolo; le mura veneziane erette dalla Serenissima Repubblica di Venezia iniziate nel 1513 ed ultimate verso il 1540 costituendo il cosiddetto “circuito fortificato padovano”, lungo ben 11 chilometri e provvisto di 20 bastioni molto alti e 8 porte spesso nominate coi nomi di santi.
Dopo la caduta di Venezia (1797) e il periodo napoleonico, la città passò sotto il dominio asburgico fino al 1866, anno in cui entrò al far parte del Regno d’Italia. In seguito fu teatro dello storico armistizio siglato presso Villa Giusti per porre fine alla Grande Guerra (1918).
Monumenti e luoghi d’interesse

Mura medioevali: l’itinerario classico può iniziare dal Castello, situato a sud dell’isola fluviale dentro la città, per proseguire lungo il Ponte di S. Agostino e sempre seguendo il corso d’acqua, s’incontra Ponte dei Tadi, Porta dei Molini, presidio importante per l’accesso alla città in epoca medioevale. Superata la Torre di Ezzelino, si entra in Piazza dei Signori che costituisce il cuore della città.
Nei dintorni possiamo ammirare il Palazzo del Capitaniato, la Loggia Carrarese, la Cattedrale, il Palazzo della Ragione, il complesso del Palazzo del Municipio fino a giungere alla Porta Altinate, la seconda porta della cinta medioevale rimasta.
Mura veneziane o cinquecentesche: costituiscono la grande cinta fortificata eretta dai veneziani e si estendono oltre il perimetro della città antica. Trattandosi di un percorso lungo 11 km, è consigliabile programmare circa mezza giornata di tempo ma si sarà appagati dalle bellezze artistiche e paesaggistiche poiché buona parte dell’itinerario costeggia corsi d’acqua ed è servito da una pista ciclabile.
Lungo il percorso delle fortificazioni s’incontrano alcuni baluardi veneziani, iniziando col Bastion Piccolo per terminare con il Torrione Venier, di cui i podestà della Serenissima erano maestri nel servirsi di abilissimi architetti militari.
Lasciamoci condurre dal piacere della scoperta e visitiamo i monumenti più celebri situati lungo questo itinerario.
Museo civico agli Eremitani: è una struttura che raggruppa il Museo Archeologico,il Museo d’Arte Medioevale e Moderna, Palazzo Zuckermann e la famosa Cappella voluta dalla nobile famiglia Scrovegni.

Cappella degli Scrovegni: un luogo sacro dove sono ospitati gli affreschi di Giotto, illustre artista e maestro toscano che realizzò il ciclo completo della vita di Gesù e di Maria, capolavoro unico nel suo genere non solo per l’abilità della narrazione biblica riguardante le vicissitudini della Sacra Famiglia, quanto per la maestria nel rappresentare il Giudizio Universale attraverso gli elementi iconografici d’epoca comunale, dipinto sulla controfacciata tra il 1303 e il 1305.
Prato della Valle: è considerata una delle piazze più estese d’Italia costituita da una pianta ellittica al cui centro domina la fontana circondata da un piccolo canale; i due anelli che compongono la struttura della grande piazza sono arricchiti da circa 78 statue raffiguranti personaggi illustri accomunati dall’interesse per la città.
Basilica di Santa Giustina: è un luogo di culto interessante per gli ordini architettonici dell’esterno la cui facciata è impreziosita dai gruppi scultorei raffiguranti i grifi alati, ma all’interno spicca la pala d’altare opera di Paolo Veronese, raffigurante il Martirio di Santa Giustina; altre tele degli stimati Luca Giordano e Sebastiano Ricci, artisti che operarono molto in terra veneta.
Basilica di Sant’Antonio: la chiesa del “Santo”, è uno dei santuari più frequentati in Italia dopo San Pietro; è meta di pellegrinaggi e di fedeli devoti al Santo che in questa città soggiornò per un breve periodo. E’ un edificio di grandi dimensioni il cui esterno è caratterizzato da un’architettura che raggruppa gli stili romanico, gotico e bizantino, segno dell’influenza di queste culture attraverso i vari rifacimenti dell’intera opera. All’interno vi sono opere scultoree di Donatello, e le reliquie del Santo nella Cappella del Tesoro.
Altri luoghi caratteristici sono il mitico Caffè Pedrocchi, Palazzo della Ragione, Palazzo del Bò, il Duomo, Loggia dei Carraresi, l’Oratorio e l’Orto Botanico.
Cucina: i piatti della tradizione patavina

Chi non ha mai sentito dire “gallina padovana”? Ebbene, è una particolare specie avicola le cui frattaglie costituiscono l’elemento principe del rinomato ragù per condire le tagliatelle coi “rovinassi”; i fiori di zucca fritti, la zuppa di verze, le verze “sofegate”, una sorta di verze fritte e aromatizzate con aglio e rosmarino, i dolci “zaeti” con farina di mais e il caratteristico dolce di Sant’Antonio.
Curiosità. Personaggi illustri nati a Padova: Andrea Palladio, l’architetto che segnò il ritorno allo stile classico greco; il Ruzzante celebre drammaturgo che creò la commedia dell’arte; lo scienziato Pietro d’Abano. Personaggi che hanno soggiornarono nella città del Santo troviamo Galileo Galilei, il fautore della scienza sperimentale; Elena Cornaro Piscopia, la prima donna al mondo laureata all’ateneo patavino; Sant’Antonio a cui è dedicata l’omonima Basilica; il sommo Poeta Dante Alighieri; il musicista Arrigo Boito; Donatello nel 1400; e in tempi più recenti l’artista pre-futurista Umberto Boccioni.
Eventi culturali, gite fuori porta e relax alla terme

Mostre: “Guardando il cielo da Galileo al Piccolo Principe”, una rassegna di lavori esposti presso la Loggia della Gran Guardia, in Piazza dei Signori fino al 20/03/2016; Giovanni Fattori: le opere dell’artista, esponente dei macchiaioli toscani, presso Palazzo Zabarella in Via S. Francesco, fino al 28 Marzo 2016.
Gite fuori porta: Nelle immediate vicinanze di Padova, agli appassionati di storia medioevale consigliamo la visita a Montagnana, a Monselice, a Este ricche di castelli e fortificazioni edificate a più riprese dai signori del tempo.
Per gli amanti della poesia trecentesca, è d’obbligo una tappa nella vicina Arquà Petrarca, che, come si evince dal toponimo, fa comprendere il legame con il celebre Francesco Petrarca. Il borgo, d’origine antica, può essere orgoglioso di far parte del Club dei borghi più belli d’Italia e per i siti palafitticoli di essere valutato patrimonio dell’Unesco. Il luogo fu residenza estiva dei nobili veneziani quali i Pisani, i Contarini,che costruirono splendide dimore patrizie. Francesco Petrarca, visse qui nel lontano 1370 occupando una casa in centro storico ora trasformata in museo dove sono esposti la sedia e la libreria del Poeta, disegni ed oggetti legati al mito della casa. Al Petrarca sono dedicate sia la Tomba fatta erigere dall’amato genero, sia la fontana con lavatoi che porta il nome del Poeta.
Relax alle vicine terme. Cosa c’è di meglio di un bagno terapeutico dopo tanto cammino? Non ci resta che rilassarci nelle calde acque termali distribuite in tutte le strutture alberghiere delle cittadine del circuito Terme Euganee e scegliere la località più adatta alle proprie esigenze.
Info: www.padovanet.it ; www.termeeuganee.it
Leggi le altre puntate:
2. “Pasqua in Veneto: Treviso e la Marca trevigiana“
3. “Pasqua a Verona, romantico salotto del Veneto“