Giovedì 26 Dicembre 2024 - Anno XXII

Palermo, città eterna della Sicilia

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Viaggio alla riscoperta delle bellezze artistiche di Palermo, Monreale e della Valle dei Templi di Agrigento. In questo primo servizio esploriamo il Palazzo dei Normanni e la Cattedrale, patrimonio dell’umanità

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Veduta aerea della città di Palermo

L’Unesco, il 3 luglio 2015, ha riconosciuto Palermo patrimonio dell’Umanità per l’alto valore  artistico e culturale dei monumenti più celebri. Entrano a far parte dell’elenco ben sette monumenti della Palermo arabo-normanna e le due cattedrali di Monreale e Cefalù. I palazzi, le numerose chiese, i chiostri, i musei, i teatri, le fontane, i giardini, custodiscono tesori d’arte e di storia inestimabili.
L’origine di Palermo è antichissima. La città fu fondata dai Fenici tra il VII e VI secolo a.C. e la chiamarono Ziz  che in fenicio significa “fiore”; si sviluppò come città-porto al centro del Mediterraneo. Attraversò  numerose invasioni da parte di popolazioni che venivano attratte proprio dalla sua posizione strategica, ponte fra Oriente ed Occidente. In ordine cronologico si susseguirono i Cartaginesi che la chiamarono Panormus, dal greco “tutto porto”; i Greci, i Romani, i Vandali, Ostrogoti ed infine i Bizantini che la governarono per oltre mille anni.
Nell’831 d.C. furono gli Arabi ad impadronirsi della città e ad imprimere la loro cultura e le loro tradizioni fino all’arrivo, verso il 1130 dei re Normanni di Svevia, cui faranno seguito gli Angioini e gli Aragonesi.
Palermo fu anche capitale del Regno delle Due Sicilie, dal 1816 al 1817 e nel 1860 la ricordiamo per l’impresa dei Mille di Giuseppe Garibaldi, in pieno periodo delle guerre d’indipendenza per l’unità d’Italia.

Il nucleo antico della città: Palazzo dei Normanni

Palazzo dei Normanni
Palazzo dei Normanni

La nostra escursione comincia da Corso Vittorio Emanuele con un insolito mezzo di locomozione tra i più caratteristici di Palermo: la carrozza, guidata da un esperto cocchiere che ci fa pure da guida. Il passo cadenzato del cavallo accompagna i nostri sguardi che sembrano smarriti date le innumerevoli fonti d’arte lungo tutto il percorso del centro storico.
Il walking tour però inizia dal Palazzo dei Normanni, chiamato anche Palazzo Reale, un edificio situato nel nucleo più antico della città, sopra un insediamento punico ubicato sotto le sale Duca di Montalto. Gli Arabi sono stati  i primi ad edificarlo dotandolo anche di quattro torri quadrangolari, di cui oggi rimane solo la Torre Pisana. Furono poi i Normanni ad ampliare la costruzione trasformando l’antica fortezza in Residenza Reale e centro nevralgico del potere. Gli Aragonesi e successivamente gli Spagnoli, hanno introdotto nuovi elementi architettonici tra cui i due cortili Fontana e Maqueda. Oggi il Palazzo è sede dell’Assemblea Regionale di Sicilia e rimane uno dei monumenti più visitati dell’isola.

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I mosaici della Cappella Palatina

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La Cappella Palatina

Procedendo verso il primo piano si rimane affascinati dallo splendore dei mosaici della Cappella Palatina dedicata a San Pietro Apostolo, eccellente esempio di fusione tra culture e religioni diverse, poiché furono coinvolte maestranze arabe, latine e bizantine. Il soffitto è realizzato in legno a cassettoni finemente decorato dagli arabi che realizzarono anche il pavimento rivestito da mosaico di pietre dure; le pareti sono rivestite di marmo e il fondo in oro primeggia in tutta la chiesa. Interessanti sono il Presbiterio, dove si trovano i  mosaici più antichi raffiguranti scene del Nuovo Testamento, il candelabro marmoreo posto accanto al pulpito, l’iscrizione in latino, greco ed arabo del 1142 situata sulla parete sinistra prima dell’ingresso alla Cappella; la porta d’accesso a due battenti in legno di noce ricca di intarsi e di rilievi, opera dello scultore siciliano Rosario Bagnasco risalente al XIX secolo.

Le sale reali

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Palazzo Reale, la Sala dei Venti

Al secondo piano si incontrano le sale reali: Sala D’Ercole che prende il nome dalle pitture che ricordano l’eroe mitologico greco opera di Giuseppe Velasco (detto Velasquez); Sala dei Venti ubicata in una torre medievale, è coperta da un soffitto in legno settecentesco e al centro è dipinta la rosa dei venti; Sala di Ruggero dedicata al re Ruggero II e datata al XII secolo è ricca, nelle volte e nelle pareti, di splendidi mosaici normanni con scene venatorie; Sala Duca di Montalto le cui pareti sono state affrescate da Pietro Novelli nel XVII secolo e da un oblò è possibile osservare le mura puniche, risalenti al V secolo a.C. La sala ha ospitato fino al 30 settembre 2015, la mostra dell’artista colombiano Fernando Botero dal titolo “Via Crucis. La Pasion de Cristo” costituita da 27 dipinti ad olio e 34 disegni.

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La Cattedrale, mescolanza di stili

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La Cattedrale

La Cattedrale è un imponente edificio che ha subito, nel corso dei secoli, numerosi rifacimenti ad opera delle tante dominazioni succedutesi dando luogo ad una mescolanza di stili: normanno, arabo, gotico.  E’ dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta e l’esterno offre visuali diverse che si affacciano su differenti vie; nella facciata si notano le influenze dell’architettura araba soprattutto negli archi, mentre le torri campanarie ricordano le costruzioni neo-gotiche. I portali sono decorati ed alcuni riportano targhe marmoree. L’interno si presenta a tre navate e in due cappelle sono custodite le tombe imperiali e reali dei regnanti normanni; la Cappella di Santa Rosalia, patrona della città di Palermo, con l’altare che custodisce l’urna contenente le reliquie della Santa; mentre l’Altare del Sacramento è in bronzo, lapislazzuli e marmi colorati, datato XVII secolo. Nel presbiterio si trovano il coro ligneo in stile gotico-catalano e il trono episcopale.

Leggi le altre puntate:
2.”Sicilia, riscoprire Palermo
3. “Sicilia: la Valle dei Templi di Agrigento

Informazioni utili:
Tourist Info-Point n. Verde 800 234169
www.palermoweb.com/agenda

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