- Quando un Expo finisce lascia sempre un segno, culturale e architettonico: solitamente alcune costruzioni provvisorie vengono smantellate alla chiusura della manifestazione, perché concepite come strutture temporanee, altre invece, per il loro valore estetico e funzionale vengono mantenute in vita.
L’Atomium fu costruito a Bruxelles in occasione dell’Esposizione Universale del 1958, che aveva come tema “Valutazione del mondo per un mondo più umano”. Nato dal progetto di André Waterkeyn, anche questo, come la Torre Eiffel, doveva essere smantellato dopo sei mesi, tuttavia ancora oggi, a distanza di oltre cinquant’anni, è una delle attrazioni principali di Bruxelles.
Lo Space Needle, ancora oggi simbolo di Seattle, fu costruito in occasione dell’Esposizione Universale del 1962, che aveva come tema “L’uomo nell’era dello spazio”. L’obiettivo degli americani era quello di dimostrare, negli anni della famosa guerra fredda, ai sovietici (dello Sputnik e Gagarin), i progressi da loro ottenuti nella corsa allo spazio.
La Biosfera fu realizzata a Montreal per l’Esposizione Universale del 1967. Si tratta di una cupola geodetica nata dal progetto dell’architetto Bickminster Fuller. Attualmente viene utilizzata per mostre e progetti educativi su temi ambientali.