Spazio anche a pittura, scultura e artigianato
L’accento sarà posto anche sul progresso agricolo e sull’allevamento del bestiame e sulla pesca. Il padiglione ospiterà anche laboratori e workshop con una forte valenza educativa, tra cui un laboratorio-ristorante dove si svolgeranno varie attività promozionali. L’Angola Pavilion all’Expo di Milano ospiterà anche mostre temporanee di pittura, scultura e artigianato, ma anche spettacoli teatrali, sfilate di moda e settimane tematiche. L’esecuzione completa delle fasi di Preliminary Design e Detailed Design del Padiglione dell’Angola sono stati curati dagli Architetti Federico Acuto e Stefano Gaudimundo di Masterplanstudio.
Sostenibilità e buone pratiche alimentari
Il padiglione permetterà, così, ai visitatori di riflettere su cultura, anima ed espressione della Repubblica dell’Angola, focalizzandosi sul suo cibo, sulle risorse naturali e sull’importanza dello sviluppo sostenibile. Si potranno conoscere le 18 province del Paese per scoprirne non solo le specialità culinarie, ma anche le tradizioni culturali, i processi produttivi ed i valori economici che questi prodotti rappresentano. L’Angola intende, così, trasmettere alle nuove generazioni la ricchezza e la diversità delle tradizioni culinarie angolane per fare crescere la loro conoscenza nei confronti del cibo. I temi principali che saranno proposti ai visitatori sono la sostenibilità e le buone abitudini alimentari da adottare per il futuro, grazie all’uso delle nuove tecnologie. Nel percorso espositivo sarà riservato grande spazio alle donne che, nella società angolana, rivestono un ruolo cardine per la crescita economica del Paese: sono un punto di riferimento in differenti settori produttivi, oltre che nella filiera agroalimentare e nella preparazione dei cibi: nell’agricoltura domestica, ad esempio, la donna è responsabile dell’80 per cento della produzione.