Se si parla del continente America si pensa agli U.S.A. e quindi all’egemonia della “English Way of Life” e della lingua inglese.
Ma si sbaglia, perché l’apporto emigratorio dalla Gran Bretagna fu inferiore a quello dalla Germania e, quanto alla lingua, se a lungo ha prevalso lo “yankee” parlato da Kennedy e John Wayne, più recentemente si sta verificando una certa inversione di tendenza.
Basti ricordare che per conquistare la Casa Bianca, Bush ha dovuto tenere alcuni discorsi in spagnolo, lingua che nel suo Texas é ormai più parlata dell’inglese.
Nella Metropolitana di New York si leggono da tempo le scritte in due lingue, quella di Shakespeare e quella di Cervantes, per non citare un terzo idioma sempre più parlato, lo “spanglish”, metà “spanish” e metà “english”. La vicenda non è poi così recente, anzi, risale alle esplorazioni e alle prime colonizzazioni del continente America, anche nella parte settentrionale; ad esempio del Colorado, uno Stato che più U.S.A. non si può e merita alcuni cenni dagli interessanti risvolti storici e geografici.
Origini spagnole, spirito Yankee
Esplorato dai Conquistadores castigliani, ricevette l’attuale nome, che in spagnolo significa “rosso”, perché rossastre sono le acque del fiume Colorado per la grande quantità di terriccio calcareo trasportato. E tante altre sono le località e le attrazioni turistiche battezzate dagli “hidalgos”, alla spasmodica ricerca dell’Eldorado: un Canyon multicolore si chiama Sangre de Cristo, il Mesa Verde é uno splendido Parco Nazionale adagiato su un altopiano desertico di nome Dolores.
Il Colorado (270.000 chilometri quadrati, soltanto un decimo più piccolo del Belpaese, per meno di quattro milioni di abitanti) è chiamato – negli States a ogni Stato affibbiano un soprannome, un fiore e un animale rappresentativo – “Centennial State”, perché divenne una delle attuali cinquanta stelle della bandiera U.S.A. nel 1876, un secolo dopo la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti.
Erano turisti “sui generis” quei coraggiosi pionieri che sui mitici carri visti mille volte nei film western, immancabilmente salvati in extremis dal 7° Cavalleria, attraversavano il Colorado verso l’agognato Far West. Certamente, come i tanti turisti che seguirono, i bravi coloni e con loro i cacciatori di pelli, rimasero a bocca aperta alla vista delle splendide (quanto difficili a valicarsi) Rocky Mountains, le Montagne Rocciose, “highlight” (dicono appunto gli “Yankees”) del Colorado. A cime e pianori, vallate e foreste, fiumi e Parchi naturali, si aggiungono inoltre le vestigia della civiltà indiana degli Anasazi, geniali costruttori di sicure abitazioni scavate nelle pareti rupestri di inaccessibili località.